In questa recensione sarà analizzato il nuovo dissipatore di casa Arctic Cooling, il Freezer i30. Il Freezer i30 è uno dei primi dissipatori di casa Arctic Cooling a supportare il nuovo socket LGA 2011 ed è il classico dissipatore a torre monoventola ma adotta le ultime tecnologie nella realizzazione di dissipatori quali le heatpipe a contatto diretto, una lavorazione meccanica di precisione del corpo dissipante, e una ventola da 12 cm di diametro in grado di garantire buone prestazioni mantenendo la rumorosità contenuta.
Arctic Cooling è un’azienda Svizzera fondata nel 2001 da Magnus Huber, attuale CEO, focalizzata nella costruzione di sistemi di dissipazione per computer. Arctic ha uffici in Hong Kong, U.S.A e Svizzera e stabilimenti di produzione in Cina. I mercati con maggior redditività per Arctic sono U.S.A, Inghilterra e Germania. Arctic, conosciuta anche come Arctic Cooling dal 2010, ha esteso il proprio range di prodotti a periferiche USB, casse, PC per ufficio, intrattenimento e molti altri prodotti che esulano dall’obiettivo primario della dissipazione.
Il prodotto analizzato oggi rappresenta il top di gamma tra le soluzioni per CPU, ed è affiancato dal Freezer A30 (identico all’i30 ma dedicato ai sistemi AMD) e dai Freezer 13 e Freezer 13 Pro. Procediamo con l’analisi di questo modello.
Caratteristiche Tecniche e datasheets
Di seguito riportiamo le features dell’Arctic Cooling Freezer i30
- Capacità di dissipazione fino a 320 Watt
- Compatibilità con il nuovo socket LGA 2011 di Intel
- Quattro direzioni di montaggio
- Ventola Intercambiabile
- Corpo lamellare ben rifinito, composto da 48 lamelle
- Quattro Heatpipes da 8mm di diametro a contatto diretto con la CPU
- Siringa di pasta termica MX-4
- Attenuazione del rumore generato dalla ventola grazie a gommini antivibrazione
- Ottimo sistema di bloccaggio della base del dissipatore, che assicura stabilità anche in caso di trasporto
Specifiche Tecniche Dissipatore
Specifiche Tecniche Ventola
Confezione e Bundle
La confezione esterna si presenta con una scatola di cartone semirigido in colorazione bianca sulla quale sono riportati un’immagine del dissipatore Freezer i30, un logo che conferma la compatibilità con i socket Intel LGA 2011, 1155 e 1156, una spiegazione tecnica del funzionamento e dell’assemblaggio del dissipatore con relative specifiche tecniche, un riassunto delle caratteristiche con comparativa delle temperature rispetto ad un dissipatore originale e dei cenni veloci e riassuntivi del dissipatore in 9 lingue diverse, tra cui però, manca l’italiano.
Aperta la scatola, troviamo subito una protezione in plastica a coprire il top del dissipatore da eventuali danneggiamenti. Sollevata tale copertura, ci troviamo di fronte al corpo del Freezer i30. Prendendo in mano il Freezer i30, ci rendiamo conto del peso più elevato rispetto ai classici dissipatori Arctic. Nel fondo della scatola troviamo un'altra copertura in plastica che ospita il backplate del dissipatore e una bustina con il bundle a corredo.
Oltre al Freezer i30, nel bundle troviamo
- il backplate INTEL incastonato nella base plastica della scatola
- le due staffe di montaggio per INTEL
- 4 distanziali in plastica
- 4 distanziali in metallo
- 4 viti lunghe filettate per serrare le staffe al backplate
- 4 viti autofilettate di cui 2 sono di ricambio
- pad comprensivo di adesivi da apporre sui fori di fissaggio per le viti
- siringa di pasta termo conduttiva modello MX-4
- manuale di assemblaggio
Struttura e design
La struttura del Freezer i30 è la classica torre abbinata ad una ventola in Push. Il corpo dissipante è composto da ben 48 alette con spessore di 0.5mm saldate ai lati in modo da conferire maggiore solidità al dissipatore. La ventola è incastonata con un semplice sistema di aggancio in plastica da parte del frame che mantiene la ventola con quattro viti perno ingomma che hanno il ruolo di attenuare le vibrazioni durante la rotazione della stessa. Le dimensioni del Freezer i30 sono molto generose, rispetto ad altri modelli Arctic; ciò è dovuto anche al voluminoso frame della ventola.
Nonostante le dimensioni, la compatibilità con banchi di RAM con dissipatori particolarmente elevati è particolarmente buona, infatti su una Rampage IV Extreme è possibile montare fino a 7 su 8 banchi totali. Effettuando l’installazione su questo modello di scheda madre però non sarà possibile installare, nel primo slot, modelli di RAM aventi un elevato profilo per via della ventola frontale che andrà a collidere con la parte superiore del dissipatore; nella foto potete osservare il modello Corsair Dominator GT 2133MHz.
Alette di raffreddamento, pressione statica ed heatpipes
Come abbiamo accennato poco fa il Freezer i30 è composto da 48 alette atte allo smaltimento di calore generato dalle heatpipes. La rifinitura di queste alette è molto buona ed ai lati del corpo dissipante notiamo una piegatura rientrante che tramite saldatura meccanica conferisce al Freezer i30 robustezza e solidità al contempo stesso. Possiamo notare come lo spessore seppur minimo delle alette non pregiudichi le doti dissipanti del Freezrer i30. La distanza tra un’aletta e l’altra si attesta a 2 mm.
La parte superiore del corpo monotorre del Freezer i30 ci fa notare subito le terminazioni delle heatpipes incastonate nell’ultima aletta di alluminio. Notiamo come non ci siano sbavature o altre imprecisioni attorno alle terminazioni. L’altezza del corpo si attesta attorno ai 16 cm.
Ventola in bundle
Con il Freezer i30 viene fornita in dotazione al bundle una ventola Arctic Cooling F12 da 120 mm PWM, sostituibile con un qualsiasi modello di pari dimensioni e con maggiori prestazioni. La ventola come possiamo notare è sostenuta da un frame in plastica rigida e da quattro viti-perno antivibrazione che la separano dal corpo del dissipatore. Il design della ventola F12 è molto sobrio, notiamo infatti un semplice contrasto bianco – nero.
La ventola è costituita da 9 pale di colore bianco con il logo dell’azienda al centro della stessa ed incastonate in un frame di colore nero. La ventola dispone di un controller PWM, che permette di regolare la velocità di rotazione da 300 fino a 1350 RPM al minuto, con un intensità sonora massima di 0.3 sone, circa 22.5 decibel, e garantire un flusso d’aria massimo di ben 74 CFM. Specifichiamo che il regime di rotazione è regolato automaticamente dalla scheda madre tramite connettore PWM che lo aumenterà o diminuirà in base al carico a cui è sottoposto il processore ed in base alla sua temperatura.
Nota aggiuntiva è lo sleeving del cavo della ventola di colore nero, esso non è uno sleeving a maglie aperte ma chiuse. La flessibilità è comunque ottima e garantisce una più che buona flessibilità.
Dimensioni, compatibilità e base di contatto
La struttura del Freezer i30 è standard e si è deciso di utilizzare le heatpipes a contatto diretto, per avere un maggiore scambio termico in grado di garantire prestazioni migliori. Notiamo come solo le heatpipes siano in rame mentre la base di aggancio alle staffe che le ricopre è in alluminio. Possiamo notare anche come le heatpipes non abbiamo una rifinitua a specchio ma opaca, questo non vuol dire per forza di cose che il Freezer i30 non abbia e garantisca prestazioni di tutto rispetto. Nota positiva è l’assenza di spazi tra una heatpipe e l’altra, che permette di massimizzare lo scambio termico con la CPU ed evitare la presenza di zone morte.
Il modello Arctic Cooling Freezer i30 ovviamente è destinato solamente a processori di casa Intel, difatti la “i” che precede il numero 30, sta ad indicare proprio INTEL, mentre il modello A30 completa l’offerta Arctic garantendo la compatibilità per i processori della serie AMD.
Montaggio e manuale d’installazione
La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel con socket LGA 2011, non è molto complessa, però purtroppo abbiamo riscontrato che è davvero da migliorare. Per prima cosa è necessario avvitare le quattro viti sul sistema di aggancio Intel; successivamente bisogna apporre le due clip di montaggio; fin da subito si nota quanta poca distanza ci sia dall’IHS della CPU, cosa che fin da subito ci desta qualche sospetto. Procedendo nell’installazione e steso un abbondante velo di pasta termica, sia sulla base dell’IHS che sulla base del dissipatore stesso, una volta posizionato sopra le clip notiamo che non sono perfettamente allineate. Siamo stati costretti a montarlo diverse volte, perché inizialmente l’impronta era a dir poco pessima. Vi suggeriamo caldamente di controllarla prima dell’accensione perché sospettiamo che il sistema di montaggio fornito in dotazione non permetta un contatto ottimale, né un corretto serraggio. Questo fattore purtroppo inciderà notevolmente sulla votazione finale di questo buon dissipatore, ed è un vero peccato che non ci si sia resi conto di un problema di tale rilevanza. Comunque sia, una volta forzate le due viti superiori e bloccata l’unità, le heatpipe a contatto diretto permetteranno il trasferimento del calore. Terminata l’operazione, si monta la ventola frontale e si connette alla scheda madre, per il controllo automatico degli RPM tramite modulazione PWM.
Riportiamo anche il manuale d’installazione.
Il manuale di installazione è davvero minimale, ma in due semplici pagine fronte-retro ci viene spiegato facilmente e velocemente come poter montare senza problemi il Freezer i30. Il manuale riporta gli accessori (bundle) forniti con esso e alcuni tips sul fronte dissipazione per un installazione al meglio.
Notare come nel manuale d’installazione ci venga richiesto di non stendere la pasta termica come se avesse una base circolare o rettangolare uniforme ma di stendere una striscia di pasta su ogni heatpipes presente nella parte inferiore del Freezer i30. Questo accorgimento è sicuramente dato da Arctic Cooling per avere una migliore resa della pasta termica MX-4 fornita in bundle e per avere prestazioni migliori.
Sistema e metodologia di test
Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 22.3°C (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). Dato il rilascio delle nuove ed interessantissime CPU Sandy Bridge-E, abbiamo scelto di aggiornare la procedura di test dei dissipatori e quindi fornirvi test prestazionali anche per modelli compatibili con il nuovo socket 2011. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 3930K in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Le impostazioni sono state lasciate a default, eccetto per il voltaggio che invece è stato fissato ad 1.21V. Così facendo abbiamo un parametro stabile e si potrà inserire nella comparativa ognuno dei nuovi modelli analizzati dalla redazione.
Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load; sebbene l’assenza di un sensore dedicato possa sembrare a prima vista una mancanza, in realtà non lo è, per il semplice motivo che vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite medoti non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative. Le temperature in full load sono state misurate dopo venticinque minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo lavoro e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. Dopo il test di temperatura, sempre secondo lo standard, viene lasciato il dissipatore in idle per 5-10 minuti, al fine di riportare la temperatura entro i valori iniziali, sia della CPU che delle alette del dissipatore stesso. Questo permette lo smaltimento del calore residuo all’interno della struttura, e quindi una migliore misurazione delle temperature stesse. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni mentre la Tamb (Temperatura Ambientale) è pari a 24 gradi, con uno scarto in senso positivo o negativo.
Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro:
*nota: il secondo e terzo test vengono effettuati solo se il dissipatore permette di lavorare con temperature inferiori agli 82 gradi centigradi. Qualora dovesse superare questa soglia, il risultato verrebbe automaticamente omesso.
I test sono stati eseguiti con la ventola in dotazione e poi infine con una Noctua NF-F12 Focused Flow, al fine di misurare l’impatto di ventole dall’elevata pressione statica. Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.
Risultati del test e Rumorosità
Il Freezer i30 riesce a spuntare un buon punteggio ponendosi al di sotto del Noctua ovviamente con un relativo distacco e quindi classificandosi nella fascia medio-bassa dei dissipatori fin ora testati. Sembra che la capacità dissipativa di 320 Watt dia i suoi frutti e siamo certi che se avesse avuto la possibilità di un ulteriore ventola avrebbe ottenuto un netto incremento prestazionale. La ventola durante tutto l’arco dei test ha sempre garantito un’ottima silenziosità. Vogliamo precisare che questo è uno stress test, e le temperature sono generalmente molto inferiori in ambito daily-use, non CPU-intensive. Possiamo ritenerci soddisfatti? Dato il prezzo contenuto, nel complesso è soddisfacente, anche se sarebbe stato lecito aspettarsi di più da questo modello. Il comportamento è invece buono quando il calore da smaltire è inferiore, quindi potrebbe essere particolarmente adatto per le CPU Ivy Bridge e Sandy Bridge in overclock contenuto, le quali presentano consumi decisamente inferiori.
Rumorosità
Bassissima durante tutto l’arco di giri che offre la ventola, non ci ha dato nessun problema durante le prove. Precisiamo che rispetto a molte altre ventole della concorrenza, a 1350RPM il rumore generato è quasi inudibile grazie anche intensità sonora massima di 0.3 sone.
Test accessori
Nelle prove effettuate abbiamo provato il Freezer i30 con una ventola NF-F12 con una elevata pressione statica. Questo ci ha portato alla conclusione che per garantire un ottimo sistema dissipativo con il Freezer i30 non occorrono ventole dall’elevata pressione statica o elevati RPM. Questo conferma l’impegno di Arctic Cooling nella ricerca di sistemi di dissipazione silenziosi ma al contempo stesso efficienti e prestanti.
Conclusioni
Prestazioni | ![]() |
Prestazioni nella media dei dissipatori di fascia bassa |
Prezzo | ![]() |
Il prezzo di circa 25€ è decisamente interessante |
Estetica | ![]() |
Abbastanza curato Esteticamente |
Design | ![]() |
In stile Arctic Cooling |
Bundle | ![]() |
Ottimo, buona ventola in dotazione, pasta termica in tubetto Arctic MX-4 |
Ventola | ![]() |
Silenziosa, grazie anche al controllo PWM, buono il sistema di ritenzione, anche se un po’ ingombrante |
Montaggio | ![]() |
Facile da installare, ma non è altrettanto facile garantire un buon contatto della base |
Complessivo | ![]() |
Concludiamo la recensione dell’Arctic Freezer i30 affermando che Arctic Cooling ha presentato un nuovo dissipatore che permetterà di dissipare sistemi ad alte prestazioni. Il prezzo ufficiale presente sul sito Arctic è piuttosto elevato, ma in realtà il Freezer i30 può essere acquistato alla modica cifra di 25€, un prezzo che lo rende molto competitivo con gli altri dissipatori della stessa fascia di prezzo. La qualità costruttiva è anch’essa di buon livello, non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo. L’emissione sonora è veramente molto bassa, grazie alla ventola Arctic F12, che emette solamente 22,5 decibel a pieno carico. L’installazione è semplice, ma avremmo preferito non dover rimuovere il frame e la ventola per montarlo. Altra nota a favore è la compatibilità con l’ormai affermato socket LGA 2011 di Intel. I due punti negativi più gravi sono l’impossibilità di installare sul dissipatore una seconda ventola, in modo da migliorarne le prestazioni, e un sistema di montaggio poco efficiente, che potrebbe peggiorare l’efficienza dell’i30, peggiorandone le prestazioni. Non escludiamo che tale difetto possa variare da sample a sample, frutto di un controllo di qualità poco accurato.
Pro
- Quasi inudibile
- Pasta termoconduttiva di qualità in dotazione
- Solidità
- Bundle ben fornito
Contro
- Possibilità di utilizzare una sola ventola
- Sistema di montaggio da rivedere
Si ringrazia Arctic Cooling per il prodotto fornitoci in test.
Tommaso Mele, Trinca Matteo