MONSTER HUNTER RISE: LA RECENSIONE DELLA VERSIONE Playstation 5

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Dopo il grande successo su Nintendo Switch, prima, e su PC poi, Monster Hunter Rise viene finalmente rilasciato sulle restanti piattaforme esistenti, in particolare su quelle current-gen, Playstation 5 ed Xbox Series. 

CHE LA CACCIA ABBIA INIZIO SU PLAYSTATION 5!

A quasi 2 anni di distanza dalla sua release originale, la creatura di Capcom si ritrova immediatamente a rivaleggiare ed a paragonarsi con la sua precedente e tanto osannata incarnazione, che tanto fece scalpore nella scorsa generazione: Monster Hunter World. Iniziamo subito col tranquillizzare tutta la fan-base, non esitando e non lesinando nel dire che quella di Rise, risulta essere la migliore iterazione del franchise ad oggi, grazie alle molteplici aggiunte in termini di quality of life, come il rampino, (l'insetto filo), che rendono il tutto più fluido. Nonostante ciò, appaiono chiare alcune limitazioni, soprattutto da un punto di vista tecnico, ma per fortuna non riescono a scalfire uno scheletro ben rodato e dannatamente divertente. I compromessi sono ben visibili, il RE Engine si dimostra estremamente scalabile, fornendo un ottimo adattamento ed un buon upgrade sulle piattaforme di attuale generazione, grazie soprattutto a tutte le caratteristiche ed opzioni tecnico/grafiche mutuate direttamente dalla versione PC. 

I compromessi tecnici non si fermano al fattore estetico: le mappe di Monster Hunter Rise risultano più ristrette e generalmente meno complesse di quanto visto con il capitolo precedente, ma viene mantenuta l'estrema continuità tra le zone che abbiamo visto con World. Nonostante ci troviamo ad avere a che fare con un'esperienza studiata per la portatile Nintendo, è stata mantenuta l'assenza di caricamenti intermedi tra le varie sezioni della stessa ambientazione, così come ritroviamo alcune delle semplificazioni introdotte recentemente, ad esempio la possibilità di individuare i mostri direttamente dalla mappa sulla nostra interfaccia (la presenza di ambientazioni più semplici e meno intricate, ha permesso l'eliminazione degli insetti guida). 

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UN GAMEPLAY TIRATO A LUCIDO ED AFFILATO COME UNA KATANA APPENA USCITA DALLA FORGIA

La più grande novità apportata al gameplay classico della serie è sicuramente l'insetto filo, che fornisce la possibilità di effettuare movimenti aerei del giocatore in maniera facile ed immediata. Sia in esplorazione che in combattimento, infatti, è sempre utile e divertente sfruttare le nuove meccaniche di movimento legate all'insetto filo, per raggiungere luoghi che sarebbe altrimenti impossibile visitare, o ingaggiare un combattimento aereo con un arma che prima d'ora non ne aveva la possibilità. Ed è proprio nel combattimento che l'insetto filo mostra tutte le sua potenzialità, interfacciandosi in maniera diversa con ogni equipaggiamento presente in gioco, in modo da donare abilità di combattimento sempre eterogenee, ma integrate alla perfezione con le meccaniche proposte da ogni arma. 

Ma le novità non si limitano all'utilizzo del nuovo insetto fine a se stesso: la meccanica di cavalcatura dei mostri è stata pesantemente revisionata ed offre adesso la possibilità di prendere letteralmente il comando delle grandi bestie avversarie. Utilizzando attacchi aerei e attacchi “filo” sarà possibile stordire il nemico ed attivare la “Cavalcatura Wyvern”. Da quel momento in poi, chiunque attacchi il mostro in questione, verrà catapultato sul suo dorso e messo al comando della grossa creatura. Le possibilità sono svariate, è possibile utilizzare un mostro per combatterne un altro, scagliare a tutta velocità la nostra cavalcatura contro un muro per danneggiarla, o persino attaccare con un attacco speciale dopo il caricamento di un’apposita barra. Non è difficile immaginare quanto interessante e divertente possa essere questa nuova introduzione, aprendo scenari tattici differenti e regalando momenti di un'epicità clamorosa. C'è da precisare, però, che le possibilità offerte dall'insetto filo in questo senso potrebbero in qualche modo modificare l'approccio dei giocatori di Bastone Insetto, ma su questo argomento ci riserviamo la possibilità di approfondire in futuro, dopo aver testato a dovere i vantaggi e gli svantaggi di utilizzare un'arma prevalentemente aerea in Monster Hunter Rise. 

Interessante anche come sia stata introdotta la possibilità di modificare alcune manovre di attacco e difesa, andando quindi ad intervenire sui moveset delle armi. Sarà infatti possibile sostituire alcuni attacchi (con insetto filo e non) con delle alternative che saranno disponibili procedendo con l'esperienza, ampliando quindi le possibilità di personalizzazione del proprio stile di gioco. Certo, c'è da dire che alcune manovre difensive (in particolare un counter con insetto filo, disponibile fin da subito per i giocatori di Lama Caricata) risultano forse un po' troppo vantaggiose in termini di costi/benefici, ma in definitiva l'idea di personalizzare il proprio set di manovre in base alle proprie preferenza è un'introduzione che abbiamo particolarmente apprezzato. 

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Anche la fauna endemica è stata ripensata per questo capitolo: sarà possibile assimilare diversi bonus dalle piccole creature che troveremo durante le nostre cacce, ma per alcune di esse avremo la possibilità di catturarle e rilasciarle in un secondo momento per sfruttarne le proprietà. 

Maggiore complessità è stata donata anche alla gestione dei propri compagni di caccia, i Felyne e Canyne (Palico e Palamute) controllati dall'IA che potranno accompagnarci durante le nostre missioni. Un'intera area del villaggio (l'hub centrale per i giocatori) è stata infatti dedicata alla gestione, sviluppo, reclutamento e allenamento dei nostri compagni animali. E' interessante constatare un approfondimento di questo tipo, che fornisce anche un sistema di abilità casuali che vengono applicate ai felini e si sviluppano all'accrescere della loro esperienza in gioco (o allenamento al villaggio). Come è noto fin dalle presentazioni di Rise, è possibile invece cavalcare il compagno Canayne e controllarlo direttamente, per spostarsi a grandi velocità attraverso le mappe. L'unica imperfezione portata dalla nuova gestione di questi NPC di supporto, salta alla luce in multiplayer: in single player è possibile farsi accompagnare da due compagni, ma vi è la possibilità di portare con sé un compagno anche quando si caccia insieme ad altri giocatori. Il problema (se così possiamo chiamarlo) è che diventa molto comune imbattersi in un team di quattro giocatori, con quattro Canayne al seguito (spesso selezionati per la loro qualità di velocizzare alcuni spostamenti, come detto). In combattimento, però, questi compagni canini forniscono supporto utilizzando attacchi prevalentemente in corpo a corpo: ne risulta che spesso si ottiene confusione a schermo, alle volte esagerata, con i quattro giocatori e i loro rispettivi compagni ammassati nell'attaccare un mostro. Sia chiaro che la problematica è relativa e non risulta in nessun modo un difetto oggettivo, ma è indubbio come l'esperienza visiva possa essere leggermente sporcata da questa eventualità. 

L'ultima novità che vogliamo introdurre è la presenza di una nuova modalità di caccia chiamata “Furia”. Il giocatore verrà gradualmente introdotto a questa tipologia di missione, che consiste prevalentemente in una sorta di tower defence: un'orda di mostri, di varie tipologie, attaccherà il villaggio, costringendo i cacciatori a dover organizzare le linee di difesa. Si avrà la possibilità di piazzare sul campo svariati strumenti per contrattaccare, dalle balestre ai cannoni, dalle bombe a veri propri NPC che ci aiuteranno in combattimento. Questa nuova modalità potrebbe risultare un po' soverchiante se affrontata come giocatore singolo, ma possiamo assicurare come affrontarle in multiplayer, con un team affiatato, possa donare grandi soddisfazioni e divertire più di quanto ci si possa aspettare. Forse l'unico appunto che può far nascere qualche dubbio, è la necessità di intraprendere e completare questo tipo di missioni se si vuole massimizzare il potenziamento per il proprio equipaggiamento: le missioni Furia offrono infatti dei materiali specifici che non è possibile (al momento) recuperare in nessun altro modo. 

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TECNICHE DI CACCIA, TRA FORZA BRUTA E FLUIDITA'

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4,5 stelle

 Come dicevamo in apertura, i limiti più grandi del gioco sono tutti ed unicamente riscontrabili nel lato tecnico, non vi è conta poligonale di World ed anche alcune texture risultano abbastanza vecchiotte, sottolineando le origini del titolo. Nonostante ciò, questo “difetto” non rappresenta minimamente un muro insormontabile, infatti, grazie all’ottima malleabilità del RE Engine, gli sviluppatori hanno potuto ripulire e potenziare ulteriormente il codice e l’impatto visivo rispetto alla versione originale ed il tutto risulta nettamente migliorato, grazie alle texture in alta risoluzione, antialiasing ed effettistica potenziata. Fortunatamente anche su PS5, come su PC, abbiamo le varie configurazioni grafiche che privilegiano rispettivamente frame rate (1080p e 120 fps come soglia massima) e qualità grafica (4K e 60 fps). Ma la cosa più sorprendente è che, proprio come su PC, vi è una grande varietà di preset intermedi, che i giocatori possono decidere in base alle proprie esigenze. Tutto ciò per spiegarvi la bontà tecnica del porting, che nulla ha a che vedere con alcune delle recenti, pigre, remastered a cui il mercato odierno ci ha abituato. Completa il quadro tecnico, i caricamenti, praticamente istantanei, che garantiscono partite senza soluzione di continuità. 

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E dove non arriva la tecnica, (che ve lo diciamo a fare), ci pensa l’incredibile lato artistico del titolo, che pesca a piene mani dal Giappone feudale per la creazione dei nuovi mostri, villaggi ed equipaggiamento. Unica menzione negativa va fatta al Dualsense, davvero poco implementato; ottimo, invece, l’audio 3D. 

Anche su Playstation 5, così come su PC prima, ed originariamente su Switch; Monster Hunter Rise non smette di stupire e divertire, col suo gameplay ed i suoi contenuti rodati e strabordanti, da sempre marchio di fabbrica. Aggiungeteci una rinnovata e più fluida mobilità ed un ispiratissimo lato artistico, ed avrete probabilmente il più bel Monster Hunter di sempre.

Arrivederci alla prossima battuta di caccia, con la fantastica espansione in arrivo, Sunbreak! 

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