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Adsl su cavo dati e canone: si muove il Governo

Anti Digital Divide aveva annunciato battaglia per l'abolizione del canone telefonico e del canone addizionale sulle linee solo dati e qualcosa sembra muoversi.

"L'associazione esprime infatti soddisfazione per l'ordine del giorno presentato dal presidente della Commissione cultura della Camera, Pietro Folena, accolto dal Governo, in merito alle adsl su cavo solo dati. L'ordine impone di varare un provvedimento che porti all'azzeramento o alla riduzione del canone di 10 euro(+ IVA) che grava sulle offerte degli operatori che vendono le adsl naked e, di conseguenza, sui portafogli dei consumatori che le sottoscrivono".

Questo ordine del giorno rispecchia le richieste dell'associazione, che si fa portavoce di un pensiero molto diffuso tra gli utenti.

L'azione di protesta mediante una petizione mira a eliminare il canone addizionale, ritenuto una violazione della normativa europea sulla neutralità tecnologica.

"Esiste l'obbligo per gli Stati membri di garantire che le autorità nazionali di regolamentazione tengano nel massimo conto l'opportunità di una regolamentazione tecnologicamente neutrale, ossia che non imponga l'uso di un particolare tipo di tecnologia né che operi discriminazioni tra particolari tecnologie. Nel caso dell'adsl solo dati se non si ha una linea voce, Telecom impone di pagare un canone addizionale, questo comporta una discriminazione della tecnologia adsl e indirettamente della tecnologia Voip e stabilisce una sorta di dipendenza dell'adsl dalla linea voce, favorendo il mantenimento del monopolio da parte di Telecom Italia. Bisogna poi considerare anche i canoni adsl elevati, rispetto a quelli che la stessa Telecom Italia offre in Francia, nel canone adsl quindi è già ampiamente compresa la parte dei costi per cui Telecom richiede un canone addizionale e cioè i costi relativi alla manutenzione e ammodernamento della linea".

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